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La Nuova Sardegna: Accordo per il Bilancio della salute Asl, associazioni e tribunale del malato insieme per esaminare i servizi sanitari

La nuova
11-05-2016

La Nuova Sardegna- 11 maggio 2016:La sanità nuorese, e gli stessi servizi di assistenza sociale, sono adeguati o meno? I giudizi sono spesso diversi. Non cambia invece il rilievo della questione e della centralità nell’opinione pubblica. Tanto che tra un paio di mesi la Asl, l’associazionismo e le cooperative sociali, presenteranno ai cittadini il Bilancio della salute. In termini semplici, un documento dove saranno scritti attività, sistemi, ma anche le criticità del mondo fatto da sanità e servizi sociali. La presentazione del progetto nei giorni scorsi nella sala conferenze dell’ospedale San Francesco. L’illustrazione da parte del commissario Mario Palermo, insieme al direttore
sanitario, Maria Carmela Dessì, e all’omologo del settore amministrativo, Carmen Atzori. Insieme a loro i responsabili degli ordini professionali di medici, veterinari e farmacisti, i dirigenti del Tribunale del malato, presidenti di associazioni di volontariato e cooperative. Una cinquantina di soggetti, da questo momento attori di una serie di incontri dove si comporrà il mosaico del settore nel territorio della Asl nuorese. Il coordinamento e l’assistenza tecnica affidati alla società di Cagliari “Prima Idea”. Dal responsabile della comunicazione, il nuorese Pietro Disi, alcuni elementi sul lavoro: «Premetto che non si tratterà di semplici riunioni, ma di veri tavoli tecnici. L’obiettivo è di evidenziare gli elementi che compongono il settore socio-
sanitario e il valore che questo ha nel territorio, sia per il primario compito dell’assistenza, sia per quello, sempre importante, della descrizione delle strutture e delle professionalità che ogni giorno operano per raggiungere i migliori risultati». Parole queste del funzionario di “Prima Idea” oggi di attualità, per via della riforma sanitaria della Regione e della necessità della provincia di tutelare il sistema sanitario, con le sue specialità, messo su nell’ultimo decennio. Il progetto (taluni parlano di trasparenza, altri di comunicazione o ancora di verifica) ha il suo antenato nel Bilancio sociale predisposto dall’azienda sanitaria nel 2005. Operazione, in quegli anni, guardata con ammirazione, considerato che era il primo esempio in Sardegna e uno dei pochi a livello nazionale, tanto da guadagnarsi il riconoscimento degli organismi preposti alla valutazione delle buone pratiche nell’amministrazione della cosa pubblica. Il progetto di oggi si allarga fino a ricomprendere enti, società e associazioni collegate alla sanità, proprio per la considerazione che quest’ultima e l’assistenza sociale viaggiano e si rafforzano insieme. Pietro Disi, già entrato nel nuovo compito, sgombra il campo dal pensiero che si tratti di «un lavoro di autoesaltazione della Asl. Mentre è legittimo un riconoscimento di quanto fatto e si possiede, anche per capire meglio cosa manca rispetto alle
necessità dei cittadini».




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