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La Camera di Commercio Italo Araba incontra i sindacalisti dell'UGTT del Quartetto Tunisino Premio Nobel per la Pace 2015. La Sardegna partner economico fondamentale

Camera di commercio
29-01-2016

Roma, li 29 gennaio 2016 -  Una delegazione della Camera di Commercio Italo Araba, guidata dal vice presidente nazionale Raimondo Schiavone, ha incontrato a Cagliari i sindacalisti dell’UGTT del quartetto per il dialogo nazionale Premio Nobel per la Pace 2015. In Sardegna per una serie di incontri istituzionali, la delegazione sindacale era accompagnata anche dai Rettori delle Università di Tunisi e di Cartagine, che hanno svolto un ruolo fondamentale nella promozione del processo di pace nel paese maghrebino dopo la rivoluzione dei gelsomini del 2011. Schiavone, dopo aver illustrato le attività della Camera, l’unico organismo italiano ufficialmente riconosciuto e partecipato dalla Lega degli Stati Arabi, ha prospettato la possibilità di una collaborazione con i sindacati e le università tunisine per rafforzare le relazioni commerciali e la cooperazione tra i due paesi. “L’Italia è legata da una lunga amicizia con la Tunisia. E la Sardegna, per la sua particolare posizione, può svolgere un ruolo decisivo nella promozione del dialogo con la sponda sud nel Mediterraneo. Ci impegniamo fin d’ora a organizzare una o più missioni imprenditoriali in Tunisia con l’obiettivo di creare ricchezza e, al contempo, aumentare i posti di lavoro in un paese che non riesce ad assorbire una quantità enorme di  forza lavoro, altamente istruita e qualificata”.

Schiavone ha poi illustrato ai Premi Nobel per Pace il programma della II Borsa Internazionale delle Imprese Italo Arabe che si svolgerà a Cagliari il 26 e 27 febbraio e che vedrà la partecipazione di 25 aziende arabe e di 120 imprese italiane dell’agroalimentare, delle costruzioni e dell’ICT. Un evento con seminari tematici e incontri b2b che consentirà di rafforzare il processo di internazionalizzazione delle imprese verso i mercati arabi.

L’impegno della Camera è stato accolto favorevolmente da Ayari Belgacem, segretario generale aggiunto dell’UGTT: “Accogliamo con favore l’offerta di collaborazione con la Camera di Commercio Italo Araba, specialmente nel campo della cooperazione, perché dopo la rivoluzione questo è uno di quei settori che richiede maggior equilibrio e un rilancio in grado di creare posti di lavoro per quei tanti giovani che oggi sono emarginati o destinati a non  venir assorbiti dai processi di sviluppo nazionali. Abbiamo bisogno di idee ma non solo ma anche di scambi e di comunicazione. In fondo con la Sardegna ci sono soltanto 40 minuti di aereo. Se ci fosse un volo diretto tra Cagliari e Tunisi, anche settimanale, tutto sarebbe più facile e ci sarebbero vantaggi per tutti. Vogliamo rafforzare le nostre relazioni – ha sottolineato Belgacem – perché questo è un modo anche per combattere il terrorismo, che oggi riguarda tutti. Gli scambi culturali, economici e commerciali possono valorizzare le enormi competenze estremamente qualificate che attualmente sono presenti nel nostro paese. Anche questo è un modo per combattere il terrorismo, limitarne la portata e dare speranza ai tanti giovani che vogliono lavorare e confrontarsi con le altre realtà”.

Il vice presidente Schiavone ha risposto che la formazione dei quadri e delle altre risorse umane presenti in Tunisia è un campo non solo percorribile ma obbligato e la Camera di Commercio Italo Araba, come ha già fatto in altri progetti di cooperazione internazionale in Libano, Egitto e Tunisia, intende coinvolgere sia le Università che la parte economica e produttiva per arrivare a questo risultato. L’impegno è quello di costruire progetti comuni che vadano nella direzione auspicata dai premi Nobel per la Pace.

Thari Sami, altro segretario aggiunto del sindacato tunisino, ha fatto propria la proposta della Camera di Commercio Italo Araba: “Per il sindacato sono importanti gli investimenti ma devono essere in grado di creare lavoro e creare posti di lavoro e ricchezza. Noi possiamo svolgere un ruolo importante di diplomazia sindacale. Con le camere di commercio e le imprese tunisine, possiamo aprire queste opportunità, per esempio con le proposte di formazione avanzate dalla Camera di Commercio, soprattutto per gli operai specializzati e settori come quello energetico, dei rifiuti e delle nuove tecnologie. Abbiamo bisogno di una nuova formazione e l’Italia, attraverso la Camera di Commercio Italo Araba, può essere un partner fondamentale”.




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