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L'Unione Sarda: Imprese e mercati, l'Isola gira il mondo

lunionesarda
28-02-2016

27 Febbraio - Il futuro? In Iran. «La Sardegna rappresenta un mercato di assoluto interesse per il nostro Paese. In questo momento siamo alla ricerca di investimenti nel settore dell'energia solare», dice Faria Ojani, imprenditore iraniano. A questo mercato e a quello di Arabia Saudita, Emirati Arabi, Algeria, Egitto, Libano e Marocco guardano le imprese sarde dell'agroalimentare, dell'edilizia e dell'Ict. Da un po' di tempo queste imprese girano il mondo, alla conquista prima dell'Europa, poi degli Stati Uniti. Ora è il turno dei Paesi arabi, che ogni anno acquistano dall'Italia beni, servizi e tecnologie per 30 miliardi di dollari.  
Alla seconda Borsa internazionale delle imprese italo-arabe, in programma fino a oggi allo Ied di Cagliari, 120 aziende italiane (oltre il 90% sarde) e 30 arabe (più tre dell'Iran) sono impegnate in seminari e 400 “incontri B2B”, duranti i quali si confrontano con operatori commerciali. «È un momento irripetibile», spiega Raimondo Schiavone, vicepresidente nazionale della Camera di commercio italo-araba che ha organizzato l'evento. «L'internazionalizzazione delle nostre imprese verso i mercati arabi può diventare realtà». Centrale, a questo scopo, il ruolo delle banche. «Il sistema bancario ha l'interesse ad appoggiare l'internazionalizzazione», afferma Giuseppe Cuccurese, direttore generale del Banco di Sardegna. «Noi abbiamo già un portale che si rivolge a chi vuole investire all'estero».  (ma. mad.)




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