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PRIMAIDEA - CONSULENZA E COMUNICAZIONE


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  • Cooperazione, firmato protocollo di intesa tra la Camera Italo Araba e l'Università di Tunisi

    16-12-2016
    tunisi

    Il Vice Presidente e Consigliere Delegato della Camera di Cooperazione Italo Araba, Raimondo Schiavone, e il Rettore dell'Università di Tunisi, H'maied Ben Aziza, hanno firmato a Cagliari un importante protocollo di intesa sulla Cooperazione, in particolare nei settori dell'innovazione, della crescita duratura, occupazione, inclusione sociale, cultura, turismo, energia verde, creazione e crescita delle imprese. Con il protocollo, inizia la collaborazione ufficiale tra la Camera e l'Università di Tunisi in vista di una serie di azioni per lo sviluppo e la creazione delle imprese, attraverso l'utilizzo, nei vari settori di riferimento, dei fondi europei per la programmazione 2014 - 2020.

    Tra i canali di finanziamento che i due organismi intendono utilizzare per la realizzazione degli obiettivi fissati nel protocollo sono menzionati: 1) ll programma bilaterale UE- Tunisia; 2) IEV CT Med; 3) Europa Creativa; 4) EaSI; 5) COSME; 6) INTERREG EUROPE IVC; 6) EUROMED INVES. 

    Il vice Presidente della Camera di Cooperazione Italo araba ha espresso grande soddisfazione per la firma di un protocollo che rafforza i rapporti di collaborazione tra le due sponde del Mediterraneo e rinsalda l'amicizia tra l'Italia e la Tunisia. 



  • "Internazionalizzazione delle imprese. L’Italia e la sfida dei mercati esteri"

    01-12-2016
    Internazionalizzazione delle imprese

    ( Sassari Notizie) - Il volume “Internazionalizzazione delle imprese. L’Italia e la sfida dei mercati esteri” (Arkadia editore) sarà presentato venerdì 9 dicembre, alle ore 17, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna in via Carlo Alberto 7 a Sassari. L’evento è promosso dalla Camera di Cooperazione Italo-Araba e dall’Associazione La Rosa Rossa. 

    Intervengono: Raimondo Schiavone  (Vice Presidente e Consigliere Delegato Camera di Cooperazione Italo Araba), Pietro Celi (Direttore Generale per le Attività territoriali del Ministero dello Sviluppo economico) Paolo Carbone (Professore ordinario di diritto privato comparato - Università di Sassari), Silverio Ianniello (Docente di Sistemi economici e fiscali comparati - Università di Trieste), Aldo Berlinguer (Professore ordinario di diritto privato comparato - Università di Cagliari), Antonello Cabras (Presidente Fondazione di Sardegna), Alessandro Aramu (Giornalista). Modera Giacomo Spissu, Presidente Associazione La Rosa Rossa.

    Il volume, scritto a più mani da autorevoli personalità del mondo accademico, dell’impresa, del commercio internazionale, dell’economia e della finanza, rappresenta una sorta di bussola per tutte le aziende che vogliono intraprendere un percorso complesso e ricco di insidie, raccoglie i contributi di autorevoli professionisti nei campi dell’economia, della finanzia, dell’impresa, del diritto, della comunicazione e del commercio internazionale. Il saggio vuole essere un punto di riferimento per gli imprenditori e gli uomini d’affari che operano con l’estero e per le realtà economiche, produttive, associative e istituzionali del nostro Paese.

     

    Fonte: http://www.sassarinotizie.com/articolo-43074-_internazionalizzazione_delle_impreselitalia_e_la_sfida_dei_mercati_esteri_.aspx



  • L'11 e 12 Novembre a Cagliari gli eventi di Assadakah sul Mediterraneo

    31-10-2016
    Eventi Assadakah

     

    L'Associazione Assadakah Sardegna organizza per le giornate di venerdì 11 e sabato 12 novembre 2016 presso la Sala Kubrick del Cinema Odissea (Viale Trieste, 84) a Cagliari. 

    Si parte venerdì 11 novembre, alle ore 17, con il IV Meeting Internazionale delle Politiche del Mediterraneo dal titolo: “I nuovi scenari geopolitici nel Mediterraneo. Dalla guerra in Siria al caos libico: il ruolo dell’informazione”. Un appuntamento che vedrà la partecipazione di uno dei più importanti reporter di guerra italiani, Gian Micalessin. Il giornalista, profondo conoscitore del mondo arabo e dei conflitti che in questi ultimi decenni hanno riguardato  il Medio e Vicino Oriente, fino al nord Africa, racconterà, attraverso la sua esperienza di inviato nelle aree di crisi, l’attuale scenario geopolitico, con particolare attenzione a Siria, Iraq e Libia. Al Meeting, organizzato dal Centro Italo Arabo Assadakah, in collaborazione con la Rivista Spondasud, intervengono anche  Carlo Jean (Analista Politico e Militare), Armando Sanguini (Consigliere scientifico ISPI, già ambasciatore a Tunisi e Riyad), Mostafa El Ayoubi (Giornalista – Caporedattore Rivista Confronti), Antonello Cabras (presidente della Fondazione di Sardegna) e Raimondo Schiavone  (Presidente della Federazione Assadakah Italia Centro Italo Arabo e del Mediterraneo).  Modera il giornalista Alessandro Aramu. L'evento è realizzato in collaborazione con la Rivista Confronti. 

    Gli eventi del Centro Italo Arabo Assadakah proseguono sabato 12 novembre, alle ore 9,  con il convegno“Migr@ntes: esperienze di accoglienza in Sardegna”. Promosso dal Centro Italo Arabo Assadakah Sardegna, con il contributo della Fondazione di Sardegna, l’appuntamento di Cagliari è l’evento conclusivo del progetto Migr@ntes articolato in una serie di attività nei centri di accoglienza e nelle scuole della Sardegna. Nel corso dell’evento, sarà proiettato in anteprima il documentario “Storie di Migrantes”.  Intervengono Raimondo Schiavone (Presidente Centro Italo Arabo - Assadakah Sardegna), Cécilie Kyenge (la Parlamentare Europea sarà in collegamento video da Bruxelles), Giuliana Perrotta (Prefetto di Cagliari), Romina Mura (Deputato), Ilario Piagnerelli (Inviato Redazione Esteri RaiNews), Mauro Carta (Acli provincia di Cagliari), Gian Piero Farru (Presidente CSV Sardegna Solidale), Asmaa Oug (Mediatrice culturale). Modera il giornalista Alessandro Aramu.

    Partecipano gli studenti e gli insegnanti del Liceo Scientifico “Antonio Pacinotti” e del Liceo Classico “Siotto Pintor” di Cagliari. Intervengono, inoltre, gli operatori dei centri di accoglienza e i protagonisti del documentario “Storie di Migrantes” prodotto dal Centro Italo Arabo e del Mediterraneo Assadakah. Partner dell’iniziativa sono la rivista Spondasud, il CSV Sardegna Solidale e le Acli della Provincia di Cagliari. 



  • Di “importazione” tre residenti nell'Isola ogni cento

    30-09-2016
    immagine

    Unione Sarda - 30 settembre 2016

    La popolazione di immigrati che vive in Sardegna è una risorsa economica. I dati dello studio elaborato dalle Acli di Cagliari, e presentato ieri sera durante un convegno, aprono uno spiraglio su un mondo che troppo spesso finisce in secondo piano rispetto alla cronaca e alle emergenze.

    Al primo gennaio del 2016, il totale degli immigrati in Sardegna è di 47.425: di questi, la maggior parte arriva dall'Europa. Poi ci sono i cittadini africani: il 24,4 per cento del totale degli immigrati. La popolazione straniera in Sardegna è il 2,8 per cento del totale, ma il dato più importante è quello sulla forza lavoro e sull'imprenditoria. Gli imprenditori stranieri che non fanno parte dell'Unione europea sono 9.005, mentre su 100.894 imprese individuali, 7.199 sono di immigrati extraeuropei. 

    Il dato si traduce anche in un gettito di tasse e contributi: «Gli immigrati contribuiscono attivamente», spiega Mauro Carta, presidente provinciale a Cagliari delle Acli, «i dati nazionali parlano di un Pil dell'immigrazione pari a 123 miliardi di euro e 6,8 miliardi di introito annuale». Sempre a livello nazionale, il saldo tra entrate della popolazione di immigrati (Irpef, consumi, lotterie e tasse varie) rispetto ai costi (sanità, servizi sociali e scuola) è in attivo di 3,9 miliardi di euro.

    L'associazione Tiria Noa svolge un lavoro in ambito scolastico anche sull'integrazione. «È importante capire innanzitutto le esigenze delle persone», sottolinea Pier Paolo Pisanu, «perché non sempre dietro questo fenomeno c'è un'emergenza economica». Quindi il territorio diventa un piano di confronto per capire «cosa sai e cosa sai fare», conclude Pisanu. Parla, invece, di politiche in prospettiva Raimondo Schiavone, del Centro italo arabo Assadakah: «Nel 2080 la popolazione sarda sarà ridotta a un milione, il fenomeno migratorio rappresenta una potenzialità perché si parla di forza lavoro, produttori e consumatori». Schiavone chiede «meno demagogia per affrontare il fenomeno in maniera seria con politiche attive». (m. s.)



  • Su Radio Radicale il video della presentazione a Roma del libro sull'internazionalizzazione delle imprese

    23-09-2016
    radio radicale

    Si è tenuta ieri a Roma la presentazione del libro  "L'internazionalizzazione delle imprese. L'Italia e la sfida dei mercati esteri" a cura di Raimondo Schiavone e Alessandro Aramu.

    Il volume raccoglie i contributi di autorevoli professionisti nei campi dell’economia, della finanza, dell’impresa, del diritto, della comunicazione e del commercio internazionale, rappresentando una sorta di bussola per le aziende che vogliono intraprendere un percorso complesso e ricco di insidie. ll saggio vuole essere un punto di riferimento per gli imprenditori e gli uomini d’affari che operano con l’estero e per le realtà economiche, produttive, associative e istituzionali del nostro Paese.

    Sono intervenuti durante l'incontro alcuni dei coautori del libro: Aldo Berlinguer (docente universitario), Raimondo Schiavone (Camera di
    Commercio Italo Araba), Silverio Iannniello (docente universitario), Corrado Alfonzi (Confindustria), Simone Alvaro (Centro Studi Consob), Cesare Orlandini (Consigliere Camera di Commercio Italo araba).

    Link al video: https://www.radioradicale.it/scheda/486827/linternazionalizzazione-delle-imprese-litalia-e-la-sfida-dei-mercati-esteri

     

     



  • AGI - Schiavone, internazionalizzazione strada obbligata

    22-09-2016
    agi

    Roma - L'Italia ha imboccato con convinzione la strada dell'internazionalizzazione. Ora serve proseguire e adeguarsi anche dal punto di vista strutturale per rispondere in particolare ai bisogni espressi dall'economia "made in Islam", che gia' controlla mercati importanti e nel prossimo decennio conquistera' un numero crescente di consumatori. Ne e' convinto Raimondo Schiavone, consigliere delegato della Camera di Commercio Italo Araba, curatore del volume

    "Internazionalizzazione delle imprese. L'Italia e la sfida dei mercati esteri", che verra' presentato domani pomeriggio alla Stampa Estera a Roma. Come spiega Schiavone all'AGI, l'internazionalizzazione e' un "tema importante, come sta dimostrando il governo nella sua forte opera di supporto e nella sua attivita', con la ristrutturazione dell'Ice e una serie di investimenti importanti". Di fronte, infatti, alla riduzione dei consumi interni, i mercati esteri sono diventati una strada obbligata e "l'Italia ha bisogno di aumentare l'export". Una voce che per quanto riguarda l'area dei Paesi arabi già vanta "un saldo positivo considerevole, per un valore di circa 30 miliardi". Un quadro importante, anche rispetto ad altre zone del mondo, che risente pero' della "situazione geopolitica", con tre Paesi 'pesanti' per l'Italia - Libia, Siria e Iraq - che a causa dell'instabilita' e della guerra sono venuti meno.

    Un altro "dato incontrovertibile" da tenere presente, prosegue Schiavone, "e' che nel 2025 un terzo della popolazione mondiale sara' di fede islamica". Da qui, l'importanza dell'economia "made in Islam", dalla finanzia islamica all'economia halal (prodotti che seguono i precetti religiosi). "Di fatto, controlla i mercati a crescita importante", per questo un nostro "adeguamento dal punto di vista strutturale, soprattutto in campo agroalimentare, diventa importante e necessario". In questo senso, "si stanno gia' facendo dei passi a livello nazionale". Proprio di cio', ricorda il consigliere delegato della Camera di Commercio Italo Araba, "ci occupiamo quotidianamente", forti di uno statuto che ha come obiettivo "la promozione dell'interscambio con i 22 Paesi della Lega araba".

    I settori che vedono l'Italia primeggiare sono quelli "classici, dalle macchine utensili all'innovazione tecnologica, insieme a mobili e arredi. Negli Emirati arabi uniti, in particolare, riscuote grande successo la gioielleria. Altra voce importante sono i raffinati, specialmente con l'Arabia saudita". Proprio questi due Paesi sono in cima nella classifica dei principali mercati di sbocco per il made in Italy, insieme all'Algeria, "Paese molto attrattivo, innanzitutto per le costruzioni", seguiti poi da Tunisia ed Egitto.

    Nel presentarci al mondo, conclude Schiavone, "siamo abbastanza strutturati e organizzati", forti anche del sostegno del governo e della collaborazione con le altre associazioni e organizzazioni che si occupano di internazionalizzazione. Tuttavia, talvolta "scontiamo una certa mancanza di influenza geopolitica in alcune zone che in certi casi ci costa" rispetto ad altri competitor europei. "Ma guardando ai numeri dell'export, siamo attivi": se "in passato ci siamo cullati nel mercato domestico, oggi l'Italia sta puntando molto sui mercati emergenti". (AGI) 

    Fonte: http://www.agi.it/economia/made-in-italy/2016/09/21/news/schiavone_internazionalizzazione_strada_obbligata-1102069/



  • Il 22 settembre a Roma la presentazione del volume sull' internazionalizzazione delle Imprese

    31-08-2016
    locandina

    22 settembre a Roma, presso la sede della Stampa Estera, la presentazione del volume: “Internazionalizzazione delle Imprese. L’Italia e la sfida dei mercati esteri

    Giovedì 22 settembre, alle ore 17, presso la sede della Stampa Estera in Italia, in via dell’Umiltà 83/c a Roma si svolgerà la presentazione del volume “Internazionalizzazione delle imprese. L’Italia e la sfida dei mercati esteri” (Arkadia Editore), curato da Raimondo Schiavone (Consigliere Delegato della Camera di Commercio Italo Araba) e dal giornalista Alessandro Aramu, con la prefazione di Aldo Berlinguer, professore ordinario di diritto comparato all’Università di Cagliari. Interverranno, inoltre, Mario Mancini (Presidente della Camera di Commercio Italo Araba), Corrado Alfonzi (Confindustria) e gli autori Silverio Ianniello (docente universitario), Simone Alvaro (Consob) e Cesare Orlandini del Beccuto (Camera di Commercio Italo Araba). Il volume viene presentato in anteprima nazionale e sarà disponibile nelle librerie dal mese di gennaio del 2017.

    Il volume, scritto a più mani da autorevoli personalità del mondo accademico, dell’impresa, del commercio internazionale, dell’economia e della finanza, rappresenta una sorta di bussola per tutte le aziende che vogliono intraprendere un percorso complesso e ricco di insidie, raccoglie i contributi di autorevoli professionisti nei campi dell’economia, della finanzia, dell’impresa, del diritto, della comunicazione e del commercio internazionale. Il saggio vuole essere un punto di riferimento per gli imprenditori e gli uomini d’affari che operano con l’estero e per le realtà economiche, produttive, associative e istituzionali del nostro Paese.



  • Terremoto Centro Italia: dona 2 euro con sms al 45500

    30-08-2016
    solidale

    Un piccolo gesto per sostenere e aiutare le popolazioni colpite dal terremoto che ha interessato il centro Italia. Dal 24 agosto è attivo il numero solidale 45500 attraverso il quale è possibile donare via sms o rete fissa.

    Donare è semplicissimo: basta mandare un sms o chiamare da rete fissa il numero 45500 e verranno devoluti 2 euro alle regioni colpite dal sisma del 24 agosto.

    Le somme raccolte dagli operatori telefonici attraverso il numero solidale 45500 saranno versate, senza alcun ricarico, su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato in favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dopo l’approvazione dei progetti da parte del Comitato dei Garanti, i fondi verranno trasferiti alle Regioni vittime del terremoto.



  • MACFRUT: seminario della Camera Italo Araba sulla certificazione halal nell’agroalimentare

    29-08-2016
    mcfruit

    RIMINI - L’ortofrutta, prima voce dell’export agroalimentare italiano (22% del totale), ha la sua fiera di riferimento: Macfrut. Organizzata da Cesena Fiera, è in programma a Rimini Fiera dal 14 al 16 settembre 2016. Molte le novità della 33esima edizione, due le parole d’ordine: internazionalizzazione e innovazione. 

    Tantissimi gli appuntamenti di questa edizione, con una serie di eventi dedicati a uno dei settori produttivi più significativi per l’economia italiana. Alla fiera sarà presente anche la Camera di Commercio Italo Araba che ha organizzato un seminario giovedì 15 settembre, dalle 12.30 alle 14.00, presso la Sala Meeting Hall B5, dal titolo: "Internazionalizzazione delle imprese italiane nei mercati arabi. La certificazione halal per la filiera agroalimentare." 

    Le relazioni sono affidate a Raimondo Schiavone (Vicepresidente e Consigliere Delegato della Camera di Commercio Italo-Araba) e AnnaMaria Aisha Tiozzo (Presidente di WHAD - World Halal Development - halal certification center- ITALIA).

     

            Dettagli

    • Macfrut Exhibition
    • Area Meeting Padiglione B5
    • Rimini Expo Centre, Via Emilia


  • Export in Sardegna - studio della Camera di Commercio Italo Araba sulle opportunità

    18-08-2016
    unione sarda

    Export, la sfida del coraggio

    Uno studio della Camera di Commercio Italo-Araba sulle opportunità per le aziende sarde

    L'Unione Sarda (17 agosto 2016) - L'export sardo torna timidamente a crescere ma ancora non basta. Al netto dei prodotti petroliferi, che pesano per oltre l'80 per cento del totale sui due piatti della bilancia commerciale, gli altri comparti continuano a soffrire e registrano un “fatturato” che vale meno del 3 per cento del Pil dell'intera regione. «Una scarsa propensione all'internazionalizzazione, un segnale negativo che abbassa la crescita potenziale», spiegano gli esperti dell'Istituto Tagliacarne, in un report di un paio d'anni fa. Poco, in questi ultimi mesi di crisi diffusa, è cambiato. Ed è una sfida, quella che attende le aziende sarde, che non è ancora persa, con l'obiettivo di conquistare maggiori spazi all'estero, soprattutto ora che si sta aprendo un mercato che negli anni conterà sempre di più. «Nel 2025 un terzo della popolazione mondiale sarà di fede musulmana è già oggi l'economia Made in Islam di fatto controlla tutti i mercati a più veloce crescita», avverte Raimondo Schiavone, vicepresidente della Camera di commercio Italo-Araba, che con Alessandro Aramu ha curato il volume “Internazionalizzazione delle imprese” (Arkadia editore), con la prefazione di Aldo Berlinguer. 

    I MERCATI «Internazionalizzarsi non significa delocalizzare i fattori produttivi di un'impresa, di una comunità, di un Paese», sottolinea Berlinguer, ordinario di Diritto comparato all'Università di Cagliari. «È cambiare mentalità, modalità di lavoro, è aprire i propri orizzonti prima sul piano culturale, poi su quello produttivo e commerciale». E la questione export è solo una parte di questa sfida. «L'impresa diventa in qualche modo internazionale – spiega Schiavone – perché vende i prodotti all'estero, acquista da fornitori esteri, produce o trova le sue fonti di finanziamento all'estero». Però le esportazioni rappresentano il passo spesso decisivo per un'impresa che guarda ai mercati esteri. E non è ammessa l'improvvisazione. Quindi serve un buon piano export e una certa solidità finanziaria, mettendo nel conto ulteriori risorse da investire. Elementi essenziali che però da soli non bastano se l'azienda non offre prodotti di qualità a prezzi competitivi. E poi, come suggerisce Schiavone, bisogna «valutare la possibilità di collaborare con professionisti e consulenti esterni», verificando «le opportunità di finanziamento previste a livello nazionale, comunitario e internazionale». Ad aiutare le aziende in questo percorso non sempre facile ci sono due enti specializzati, Simest e Sace, oltre a una serie di servizi offerti dall'Ice, l'Istituto per il commercio estero, da associazioni di categoria e camere di commercio.
    I PAESI ARABI Negli ultimi anni, poi, si sono aperte immense autostrade che portano a nuovi mercati. «I Paesi arabi rappresentano una grande opportunità per le nostre aziende», dice Schiavone, segnalando l'area del Medio Oriente e del Nord Africa, terre profondamente diverse tra loro e spesso attraversate da conflitti e profonde trasformazioni sociali e politiche, che però già ora e sicuramente in prospettiva sono un polo d'attrazione per l'export delle piccole e medie imprese italiane. Basta pensare agli scenari offerti dagli Emirati Arabi e dal Qatar, due realtà dinamiche e in fortissima crescita, e da Kuwait e Oman. 
    L'EXPORT A frenare il processo di internazionalizzazione contribuiscono le caratteristiche del tessuto produttivo: in Sardegna oltre il 96 per cento delle imprese sono piccole o piccolissime, un dato che comunque non si discosta troppo dalla media del Sud e di tutta Italia. Altri ostacoli sono poi la difficoltà di accesso al credito e la scarsa competitività dei prezzi, con un alto costo unitario del lavoro. Non bisogna quindi sorprendersi se le ultime rilevazioni statistiche sulla bilancia commerciale dell'Isola – dominata dallo scambio di prodotti petroliferi raffinati, cioè l'attività della Saras di Sarroch - mostrano cifre minime e percentuali irrilevanti per la maggior parte dei comparti. Unico dato confortante, la crescita dal 2015 al 2014 del settore “alimentari, bevande e tabacco”, passato da 172 a 195 milioni di euro. Un piccolo passo verso una sfida difficile ma non impossibile.

    Alessandro Ledda 



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